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Forte dei Marmi: Nardini Next Gen, a cura di Lorena Pensato.

Nardini Next Gen

Perché intervistare Tiziano Nardini?

Perché gioco a tennis con lui, mi batte sistematicamente ma, come si dice, l’importante è divertirsi. Giocando a tennis si capiscono molte cose dell’avversario e ho deciso che volevo saperne di più: di lui, della sua azienda e della sua famiglia.

Ci sono imprenditori che, più di altri, ci ricordano che cos’è la semplice eleganza, il savoir-faire e la
passione per il lavoro, ed è innegabile che Tiziano sia uno di questi.

Nardini Forniture è un’istituzione a Forte dei Marmi, creata da Tiziano Nardini è un’attività in continua crescita con servizi per il cliente sempre più innovativi e personalizzati.

Un concept, all’interno del quale ogni oggetto, mobile, accessorio per l’outdoor e l’indoor è creato, pensato e customizzato con raffinata originalità.

Un’attività di famiglia, dove si sviluppano e si concretizzano le idee della nuova generazione, in un ambiente creativo e armonioso.
Tiziano e le sue figlie Caterina e Costanza si raccontano e ci danno il benvenuto nel loro mondo:

TIZIANO NARDINI
Come nasce l’idea di aprire uno showroom di arredamento?
Ho iniziato con l’attività di famiglia, i miei genitori avevano un’attività di abbigliamento, forniture
per alberghi e stabilimenti balneari, ingrosso di prodotti elettrici.

Dopo qualche tempo, ho pensato di dedicarmi solo alle forniture di arredamento e di creare uno showroom specializzato in outdoor & indoor.

C’è qualcuno che ti ha ispirato nelle tue scelte?
È avvenuto tutto in modo molto naturale, avevamo in mano il “saper fare” e siamo passati dal
sapere attrezzare uno stabilimento, al saper arredare un albergo, per arrivare poi al residenziale e
a tutti gli altri servizi che forniamo come azienda come la vetreria, falegnameria, tappezzeria,
progettazione d’interni ed esterni.

Sono stato fortunato, ho avuto al mio fianco un gruppo di lavoro composto da persone estremamente competenti e motivate, insieme abbiamo concepito e sviluppato la filosofia della nostra azienda.

Siamo una squadra affiatata e nelle varie fasi di crescita dell’azienda ognuno di noi ha contribuito mettendosi in gioco giorno per giorno. Io per primo, ad esempio, sono tornato a studiare per rinforzare e incrementare le mie potenzialità.

Quindi sei tornato a studiare?
Si a 50 anni ho deciso di iscrivermi ad un corso di Interior Design, volevo avere una competenza
anche di tipo formale non solo l’esperienza.

Come descriveresti il ritorno sui banchi di scuola?
Con un aneddoto divertente: Gli studenti avevano occupato l’Università per protesta e mi avevano
bloccato all’uscita dicendomi: “Professore lei deve rispettare l’occupazione!”.

Ho cercato di spiegare che ero anch’io uno studente, ma invano perché non sentivano ragioni e alla fine sono intervenute altre persone per testimoniare a mio favore.

Ci avevo messo così tanto a uscire dall’Ateneo che il carro attrezzi mi avevano portato via la macchina!

Perché eri convinto che investire nella tua formazione fosse indispensabile a 50 anni?

Alla base della mia scelta c’è un episodio: un committente molto conosciuto e importante in Italia,
mi ha contattato per la ristrutturazione di una delle sue case.

Quando mi presento per fare il sopralluogo, suono il campanello e il cliente mi dice: “prego Architetto, si accomodi”. Io rispondo “guardi che io non sono Architetto”.

Il cliente tenta di correggersi: “allora Geometra “e io dico: “no, io non sono neanche geometra. Sono ragioniere “.

Dopo qualche giorno, il cliente mi ha comunicato che avrebbe scisso gli incarichi, affidando a me la parte estetica e ad un architetto la parte architettonica.

Decisione indubbiamente corretta perché le mie competenze non erano supportate da un titolo idoneo; ed è per questo che sono tornato a studiare.

All’epoca declinai l’incarico, una scelta che ad oggi considero sbagliata, forse dettata da quell’arroganza tipica di chi non ha ancora raggiunto gli anni della saggezza.

Qual era il tuo obiettivo quando hai aperto Nardini Forniture?
Ho sempre pensato che la più grande ambizione fosse quella di non avere ambizioni.

Posso solo dire di aver raggiunto risultati per me soddisfacenti e per i quali devo ringraziare la mia clientela e il mio staff.

A cosa devi il successo dell’Azienda?
Sicuramente una buona dose di fortuna, la passione per questo lavoro e la location.

La clientela di Forte dei Marmi ci ha scelti per arredare, ristrutturare e progettare sia in Italia che all’estero.
Inoltre l’entrata in azienda delle mie due figlie, Caterina e Costanza, è stato il valore aggiunto in un
processo di evoluzione ancora in corso.

Rimorsi o rimpianti?
Non ho rimorsi, forse qualche rimpianto nel non aver accettato alcune proposte che mi avrebbero
portato ad aprire showroom nelle più importanti capitali del mondo.

Forte dei Marmi ti ha dato tanto e tu hai un ruolo prestigioso e autorevole nella realtà
economica del territorio: c’è qualche aspetto da migliorare al Forte?

Direi di sì: bisognerebbe garantire un alto grado di sicurezza sul territorio tale da far sentire
cittadini e turisti al sicuro nelle proprie case così come in giro per le strade della città.
Inoltre, considerando che la nostra cittadina si esprime attraverso un’architettura sobria ed
elegante, porrei maggior attenzione all’arredo urbano, in modo da dare continuità di stile e gusto,
quella coerenza estetica che a volte vedo dimenticata o stravolta. In ultimo la questione della
destagionalizzazione: la richiesta di prolungare le aperture di alberghi, stabilimenti, ristoranti e
negozi arriva da più parti ma purtroppo è ancora poco accolta a causa delle numerose attività
commerciali e turistiche che chiudono troppo presto a fine stagione, facendo mancare a turisti e
cittadini servizi adeguati.

Da Nardini si respira aria di internazionalità: ci sono brand all’estero che secondo te possono
competere per innovazione e stile con i brand italiani?

Competere con i brand italiani è molto difficile, ma non impossibile.

Le nostre eccellenze nel campo del design e dell’artigianato sono riconosciute a livello mondiale; tuttavia, non dobbiamo sottovalutare una presenza sempre più diffusa di designer e architetti nordeuropei e asiatici, che dimostrano di essere interessanti per innovazione e stile.

Hai mai avuto un momento di incertezza o sconforto che ti ha fatto pensare “ma chi me lo ha
fatto fare “?

Direi di no. Forse ho passato qualche notte insonne per la molteplicità degli impegni ma poi alla
fine quando ci si mette la buona volontà, si vede sempre la luce in fondo al tunnel.

Hai mai avuto la sensazione di viaggiare contromano?
Sicuramente quando ho comprato questo magazzino di 4500 metri quadri; all’epoca le reazioni di
famiglia e amici furono di grande turbamento.

Ciononostante, io sapevo di voler essere impegnato nel corpo e nella mente per far crescere la mia azienda, pertanto acquistare lo spazio è stato fondamentale.

Qual è il tuo rapporto con lo sport?
È un rapporto molto intenso.

Sono estremamente dinamico e competitivo, ho sempre praticato molte attività sportive: equitazione, ciclismo, golf, pattinaggio, sci, tennis, ecc.;

Sono un combattente, lotto fino alla fine, nel lavoro, nello sport e nella vita.

Una caratteristica che non sopporti negli altri?
Le persone lente, che ci mettono un secolo per pensare, agire, muoversi.

Non mi piacciono la staticità, il disinteresse, l’apatia.

Tra gli oggetti che hanno fatto la storia del design come ad esempio la poltrona
Ghost di Cini Boeri e Tomu Katayanagi del 1987, la Minikitchen di Joe Colombo del
1968 e la serie Up di Gaetano Pesce del 1969, cosa scegli ?

Direi la serie Up di Pesce, tuttavia ci terrei a precisare che da Nardini non ci sentiamo vincolati ai
dettami del design, la nostra mission è quella di soddisfare il cliente attraverso progetti originali,
studiati per interpretare al meglio i desideri, il gusto e la personalità dei nostri clienti.

Quanti figli hai?
Ho 3 figli, Caterina e Costanza lavorano con me, mentre Giacomo gestisce l’Hotel California a Forte dei Marmi di proprietà della famiglia di mia moglie.


CATERINA E COSTANZA
Pregi e difetti di papà?
I pregi di papà sono sicuramente il carisma, la proattività, la dinamicità.

Si sente un ventenne, ha le stesse energie e lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato 40 anni fa. È nato per vendere, è un incredibile comunicatore.

Per quanto riguarda i difetti possiamo definirlo irrequieto e impaziente,
ha mille idee al secondo e vorrebbe realizzarle seduta stante.

Nostro padre corre fisicamente e mentalmente, quindi stargli dietro è faticoso, anzi impossibile! La sua grande creatività ci costringe a mettere ordine in questo flusso continuo di idee.

Sul lavoro si aspetta impegno e abnegazione anche dai suoi collaboratori, ha un’etica professionale quasi di altri tempi ed è il primo a dare il buon esempio.
Una caratteristica che ha reso vostro padre un grande imprenditore il lavoro per lui è una continua iniezione di energia, si ricarica lavorando.

Tiziano Papà, come lo descrivereste?
Costanza – “È dolce, sempre presente, un pilastro nei momenti cruciali. Quando uno di noi figli ha
un problema, o lui percepisce che qualcosa non va, mette da parte il lavoro e si dedica totalmente
a noi.

La nostra serenità viene prima del suo lavoro, per noi è una certezza.

Ho vissuto un momento molto difficile, mio padre ha cancellato i suoi impegni, mi ha chiesto di passare del tempo insieme, voleva starmi vicino”.

Che tipo di educazione avete ricevuto?
Mamma e papà sono stati severi nell’educazione in generale, ci hanno trasmesso valori importanti
senza mai viziarci.

Ci hanno spinto a guadagnarci ciò che desideravamo, per questo da studenti abbiamo sempre lavorato d’estate , anche al di fuori dell’azienda di famiglia.

Ad oggi siamo loro grati per gli insegnamenti.

Essere una famiglia unita è parte del segreto del successo?
Si. Siamo cresciute in un ambiente genuino.

I nostri clienti percepiscono questo clima familiare, semplice, spontaneo.

È una forma di autenticità che si riflette nei progetti che realizziamo e che ci permette di sviluppare una relazione confidenziale e di complicità con la clientela.

Avreste voluto lavorare altrove?
Costanza: Sempre!

Non ho mai pensato che avrei lavorato con mio padre.

Ho studiato moda, non ho voluto fare architettura perché non pensavo mi sarei dedicata all’azienda di famiglia… e invece ora non potrei fare altro.
Caterina: io in fondo ho sempre saputo che il mio posto sarebbe stato da Nardini Forniture. Questa realtà è parte integrante di me.

È un lavoro così vario che mi sembra di farne mille diversi.
Ci occupiamo di qualunque aspetto, dalla scelta dei prodotti per lo showroom alla cura dei singoli
progetti, dalla presenza in fiere ed eventi alle attività nel settore amministrativo.
Voi siete gli eredi, non solo di un’attività commerciale, ma di un concept, di una visione lungimirante e coraggiosa.

Come vedete il vostro ruolo nell’azienda?
Stiamo collaborando con dei grandi marchi, uno degli obiettivi è implementare la produzione di
questo segmento.

Continueremo sulla strada dell’originalità che da sempre ci contraddistingue nel mondo dell’arredamento e lavoreremo per creare uno showroom esclusivo; in un mondo dove
tutto è a portata di mano, noi vogliamo proporre un livello di customizzazione e artigianalità che
renda unico il nostro prodotto e la nostra progettazione.

Nardini Forniture è un atelier dell’arredamento, un luogo dove possiamo creare senza limiti attraverso una visione non standardizzata ed è proprio in virtu’ di questa nostra particolarità che stiamo pensando di aprire dei pop up in giro per il mondo, dove proporre oggetti rari, introvabili, straordinari.
Questa intervista mi ha ricordato che per creare e apprezzare cose belle, bisogna essere
consapevoli della bellezza interiore, essere fieri della propria autenticità e saper amare e
condividere!

Se poi fai tutto questo con un genuino sorriso, allora vuol dire che sei parte della
grande famiglia Nardini.

Grazie davvero del tempo a noi dedicato
Lorena Pensato

eccellenze italiane, food & beverge

La XXXI edizione di A tavola sulla spiaggia a Forte dei Marmi. Ormai quasi un rito questa gara all’ultimo mestolo. Quest’anno proposta anche la farina di grillo.

Forte dei Marmi, edizione 31 di A Tavola Sulla Spiaggia alla Capannina 2023-07-02© Pietro Grossi/Massimo Sestini

Domenica 2 luglio la presentazione dei piatti in Capannina ore 18

Domenica 9 luglio la premiazione nella stessa Capannina

Per la quarta volta la sfida all’ultimo mestolo sarà in uno dei simboli di Forte dei Marmi, insieme al Fortino e al pontile, La Capannina di Franceschi, grazie alla tradizionale collaborazione di Carla e Gherardo Guidi. Quella Capannina nata 94 anni fa giusto sulle dune di una spiaggia che ancora non aveva il lungomare.

Il Comitato Organizzatore ha scelto questa location per evitare imprevisti meteorologici come la pioggia, il vento, l’eccessivo caldo ben difficili da prevedere in questo periodo. Saremo così di nuovo in Capannina anche per la gara.

“Il successo di questa sfida è una costante da oltre 30 anni – dichiara Gherardo Guidi -, cioè da quando Gianni Mercatali mi propose di realizzare una manifestazione che era un’autentica novità. Capii subito l’originalità e la qualità del suo progetto, in un momento in cui il tema della cucina non era così popolare come adesso tra il pubblico e tra i mezzi d’informazione.

La storia ci ha dato ragione e, grazie a un’ottima organizzazione, negli anni è diventata un format consolidandosi e ottenendo il successo che merita.

Anche quest’anno la Capannina è quindi pronta ad accogliere partecipanti e giuria con quell’atmosfera che ben si abbina alla filosofia della manifestazione: stessa spiaggia, stesso mare, A tavola sulla spiaggia”.

Le new entry

È un vero piacere avere quest’anno fra i partner della manifestazione Scuola Tessieri di Ponsacco, un vero atelier delle arti culinarie, con i suoi 800 mq di spazi polivalenti, con laboratorio di cucina e di pasticceria, entrambi con 16 postazioni, oltre un laboratorio di gelateria. Sarà in giuria il suo coordinatore didattico chef Stefano Cipollini.

E poi, Fiore 1827, l’Azienda custode della tradizione dolciaria di Siena che fra poco compirà 200 anni. Sarà in giuria il suo CEO Gabriele Filippini.

Una conferma

Una prestigiosa conferma è poi quella del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. «Siamo felici di essere nuovamente partner di un’iniziativa come “A tavola sulla spiaggia”», ha dichiarato il presidente Nicola Bertinelli.

«Noi del Consorzio siamo convinti che i valori della nostra Dop non siano solo la biodiversità, la naturalità, la versatilità di utilizzi: ma anche condivisione, creatività e celebrazione dei momenti passati con la famiglia e gli amici.

Perché il Parmigiano Reggiano non è solo un pezzo di formaggio: è parte delle nostre vite. Buon Parmigiano Reggiano e buona “A tavola sulla spiaggia” a tutti!».

A rappresentarlo in giuria Carlotta Barbieri del marketing.

Dinamica della manifestazione

I tavoli della giuria saranno 4, predisposti a perimetro sulla tradizionale pista da ballo, per un totale di 40 metri per 40 giurati con un distanziamento fra loro di un metro. La manifestazione, presentata da Annamaria Tossani è un “goloso” show che proclamerà il “Piatto Forte” 2023 dedicato a Forte dei Marmi la cui Amministrazione Comunale anche quest’anno ha rinnovato il Patrocinio. Lo “scolapasta d’oro” creato da Petruzzi & Branca di Brescia sarà il simbolo della vittoria in questo originale talent mondano-gastronomico.

Il Primo Premio Assoluto della Giuria Stampa sarà invece dedicato alla Capannina e al Parmigiano Reggiano.

I concorrenti saranno dodici, suddivisi nelle quattro categorie di antipasti, primi, secondi e dolci anche se, sulla spiaggia, tradizionalmente queste categorie spariscono.  In abbinamento altrettanti vini. Quest’anno hanno già confermato dal Friuli Eugenio Collavini, dalla Toscana Famiglia Cecchi, Val delle Rose, donne Fittipaldi, Castello Banfi, Cantine Lunae, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, dall’Umbria Arnaldo Caprai, dal Lazio La Tognazza.

Il servizio di catering sarà curato anche quest’anno da Ghirlanda&Milano che in meno di 3 ore servirà con la sua squadra a 40 giurati 12 proposte gastronomiche cambiando 480 piatti e 12 vini sostituendo 480 calici da degustazione. Mentre tutta la logistica è a cura dell’Agenzia Once di Federica Rotondo.

Una curiosità di quest’anno

Al Comitato Organizzatore è arrivata una ricetta in cui fra gli ingredienti era indicata la farina di grillo. È la prima volta. D’altra parte nella vita, anche alimentare, c’è sempre una prima volta. Il Comitato si è comunque riservato di iscrivere il piatto.

Una novità di quest’anno

Per la prima volta dopo trent’anni vedremo colui che è stato un concorrente nel 2021 vincendo il primo premio di categoria, quest’anno al di là del tavolo nella giuria tecnica.

Luca Calvani e i suoi bassotti

E’ il poliedrico Luca Calvani che associa la sua carriera di regista (Il Cacio con le Pere), attore a personaggio televisivo (Cortesie per gli ospiti) a progetti di ospitalità, del food&wine e imprenditoriali. È infatti produttore di gin, miele, profumi e creme.

Fra i concorrenti di quest’anno Iris Peynado attrice celeberrima negli anni ’80 con numerosi film fra cui “Non ci resta che piangere” con Troisi e Benigni dove interpreta il personaggio di Astriaha ma anche in TV con “Cristoforo Colombo” di Lattuada, “Elisa di Rivombrosa”, “Un posto al sole” e “Don Matteo”. Nel 1984 fu accanto a Pippo Baudo per il Festival di Sanremo.

Il tema

Gastronomicamente torna il tema del recupero, della cucina del riciclo, della sublime arte di preparare pietanze buone e salutari senza buttar via niente.

Tanto che anche quest’anno gli organizzatori hanno invitato tutti i partner a donare propri prodotti al Banco Alimentare della Toscana, struttura che già da anni gli organizzatori della manifestazione sostengono. E quest’anno anche la famiglia Guidi parteciperà a questa gara di solidarietà.

La giuria

In giuria giornalisti, opinion leader, produttori di vino, chef e ristoratori.

Non mancherà l’ormai fedele Gianfranco Vissani oltre agli amici ristoratori stellati della Versilia, ma non solo.

Una carrellata di giurati

Ecco qui alcuni giurati che negli anni hanno partecipato, spesso anche in più edizioni, alla manifestazione: dal 1993 con Carlo Conti come presentatore, a Massimo Giletti e Marco Columbro, nel 2007 Beppe Bigazzi e Sirio Maccioni,  nel 2009 Michel Escoffier pronipote del grande Escoffier e lo stilista Francesco Martini Coveri, nel 2011 Carlo Cracco e Paolo Parisi, nel 2012 Luca Gardini e Vito Mollica, nel 2013 Gino Paoli e Renato Pozzetto, nel 2014 Aimo Moroni e Massimo Moratti,  nel 2015 Valeria Piccini ed Enrico Derflingher, nel 2016 Giancarlo Morelli e Giuseppe Mancino,   nel 2017 Corinne Clery e Davide Oldani,  nel 2018 Tony May, 2019 Mara Maionchi, Renato Raimo, Riccardo MoncoMichele Marcucci, nel 2021 Cristiano Tomei e Igles Corelli, nel 2022 Andrea Mattei e Arturo Artom.

Foto di Pietro Grossi/Massimo Sestini

Arte

Pietrasanta: Felipe Cardeña – Flowers for Future a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, Palazzo Comunale (Municipio) dal 9 luglio al 3 settembre 2023 Vernissage: sabato 8 luglio, h. 18.30

Felipe Cardeña 

Flowers for future, a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, è la nuova mostra di Felipe Cardeña, artista di origine ispanica, inventore secondo Gillo Dorfles di uno stile “kitsch elitario”.

Il titolo, ironica e giocosa rivisitazione del nome di uno dei maggiori movimenti ambientalisti nati negli ultimi anni, i celebri “Fridays for Future” di Greta Thunberg, introduce il tema cardine di tutta l’esposizione: la difesa dell’ambiente.

La mostra è realizzata con il patrocinio di WWF Italia, che dal 2018 collabora con l’artista. 

In mostra oltre 30 opere uniche, tutte caratterizzate dall’inconfondibile collage floreale di Cardena: ogni pezzo è dedicato a personaggi positivi, legati alla difesa dell’ambiente e di grande presa sull’immaginario giovanile, come supereroi, eroi dei fumetti o del cinema.

Tra tutti spicca l’ormai iconico “Felipanda”, realizzato nel 2018 per WWF.

Lo sguardo allegro, sorridente, il volto simpatico e l’aria da peluche, Felipanda presenta i caratteri tipici delle popstar di oggi: se la “maschera” sugli occhi, che lo differenzia da un panda “qualsiasi” e richiama l’idea dell’anonimato, è tipica dei supereroi, i denti e la collana d’oro e la parrucca verde, in perfetto stile trapper, assieme a piercing e orecchino, sono gli elementi che richiamano immediatamente mode e attitudini tipici delle culture giovanili.

All’interno della mostra una challenge digitale organizzata da Deodato Arte, sponsor ufficiale di Flowers for future.

Le opere “Felipanda” e “Climate Change” sono state trasformate dall’artista in opere digitali per Deodato.io, la nuova piattaforma online per digital art e NFT.

Tutti i visitatori che si scatteranno un selfie all’interno della mostra riceveranno un buono sconto del valore di 100 euro, valido per l’acquisto delle due opere digitali di Cardena.

Deodato.io è al prima galleria digitale per NFT fruibili su supporti phygital esclusivi. La piattaforma, ideata da Deodato.Group, ospita opere d’arte digitali di qualità, sicure e da collezionare sia digitalmente che fisicamente.

L’innovazione di Deodato.io consiste nella fruizione, che grazie ad una nuova tecnologia proprietaria consente ai collezionisti di godere delle proprie opere d’arte digitali comodamente da casa e dall’ufficio.

Per maggiori informazioni: www.deodato.io

Felipe Cardeña

Nato a Balaguer (Spagna) nel 1979, Cardeña ha vissuto come mimo di strada a Cuba e come artista “sans papier” in molti paesi europei ed extraeuropei, rappresentando, come performer, scene tratte dall’iconografia classica e rinascimentale.

Dal 2007 ha dato il via al progetto “PowerFlower”, con grandi – a volte anche monumentali – composizioni coloratissime e strabordanti di collages dall’effetto eccentrico ed esagerato, a base soprattutto floreale, che toccano i temi del sacro, delle diverse identità culturali,

della contaminazione tra natura umana e forme naturali.

Artista “apolide” per eccellenza, è stato invitato a esporre alla Biennale di Venezia in tre diversi padiglioni nazionali e ha  partecipato a moltissime mostre in giro per il mondo, in musei, spazi pubblici e gallerie private.

Il suo stile floreale, fortemente riconoscibile e coloratissimo, di chiara matrice neopop, sul quale si innestano caratteri tratti dalla storia dell’arte e dalla cultura di massa e riferimenti alle più diverse religioni e identità culturali, è divenuto ormai iconico, un vero e proprio “marchio di fabbrica” del suo lavoro.

Arte, Eventi, food & beverge, Musica

Marina di Pietrasanta: Venerdi 2 Giugno “La Cucina del Marzocco” apre ufficialmente la stagione 2023 Miscelando Cucina, Musica e Arte.

La Cucina del Marzocco

Il nuovo progetto è capitanato Marco Begotti, Martina Orlandi e in cucina lo Chef Diego Leonardi

Questa nuova Start Up VersilieseLa Cucina del Marzocco” ha deciso di creare una forte sinergia tra il buon cibo, l’arte e la musica.

L’opera d’arte  rappresentativa della stagione 2023 è stata scelta dall’editore e curatore d’arte Alessio Musella che ha selezionato una creazione dell’artista Americana Joanne Huxford, dal titolo “Summer”

Il dipinto sembra voler tornare idealmente in dietro nel tempo agli anni 60, l’azzurro si miscela tra il cielo e il mare, un ombrellone aperto e un pallone ricordano la spensieratezza dell’estate   e una figura sottile di donna lascia al fruitore il compito di decidere se sta comodamente distesa al sole o sinuosamente scivolando sull’acqua…anche quelle che possono sembrare onde spumeggianti , posso trasformarsi agli occhi di chi osserva in nuvole sognanti…

La nuova location è dunque pronta ad accogliere il suo pubblico…

Terrazza panoramica , grandi spazi e uno scorcio sulla piscina avvolgeranno le magiche serate  di questa Estate 2023.

Il gruppo De La Tour Starlight trio creato da Giorgia Della Torre , la splendida voce solista, sarà protagonista di molte serate musicali, e anche loro , per queste date , hanno scelto l’immagine “Summer” dell’artista Americana

La Cucina del Marzotto , Drink, ottima cucina, musica e arte vi aspetta a Marina di Pietrasanta in Viale Roma, 82

eccellenze italiane, Ristorazione

“Tre Stelle Forte dei Marmi” raccontato da Massimo Landi, CheFantasia…

Tre Stelle Forte dei Marmi

Da oltre quarantacinque anni questo ristorante è la mia Casa

La mia storia professionale è iniziata quando i miei “Bosses” Piero e Nadia scommisero su di me e mi portarono a Milano per frequentare una prestigiosa scuola di pasticceria, per sei anni mi dedicai alla produzione di dolci per i loro locali.

Chiamarono anche un professore della scuola alberghiera che tutti i pomeriggi mi impartiva lezioni di cucina e fu l’inizio di una storia d’amore che continua ancora oggi.

Da quel momento mi sono immerso completamente nell’universo culinario, studiando, sperimentando, affinando nuove tecniche e confermando, giorno dopo giorno, la passione della mia vita.

Il Tre Stelle nel 2022 ha compiuto 60 anni ma ha lo spirto di un ragazzino come me che amo lasciare, in ogni piatto, le impronte iniziali pur rivisitandole ed aggiustandole con un pizzico Pazzia

Massimo Landi

CheFantasia

attualità

Forte dei Marmi: Famiglia Ucraina Buttata fuori senza motivo da un ristorante…

Forte dei Marmi

Protagonista di questa situazione poco piacevole ,una Famiglia Ucraina, stimata e rispettata per modi e comportamento, clienti conosciuti nel locale e nella cittadina versiliese, ha prenotato giovedi 6 Aprile alle 19 45, per 2 adulti e 4 bambini presso un ristornate e stabilimento balneare rinomato a Vittoria Apuana

Una volta arrivati al ristorante,  gentilmente il Padre chiede di poter andare verso il loro tavolo, passano pochi minuti e un cameriere , sostenendo che la prenotazione fosse stata fatta per le 21 45, li invita in malo modo ad andarsene e tornare alle 22, o in alternativa dice senza tanti problemi, di  andare da un’altra parte, perché di certo non avrebbe fatto alzare clienti per loro.

A quel punto il cliente fa notare che avendo i bambini , difficilmente avrebbe prenotato cosi’ tardi, ma per tutta risposta viene strattonato e insultato davanti ai figli e alla moglie e quasi buttato fuori di peso .

Non occorre essere esperti di Bon Ton, per accorgersi che questo di certo, non è il miglior benvenuto nei confronti di un cliente.

I titolari del locale nonostante conoscano il cliente, non hanno  preso in mano la situazione, non curanti di quanto stesse accadendo continuano senza problemi il servizio.

Il giorno successivo arrivano le tardive scuse attraverso un sms…..

Capita che anche la perla della Versilia riservi sgradite sorprese a chi semplicemente, con cortesia e gentilezza pretende solo di poter cenare con la propria famiglia.

Leggendo le recensioni del ristorante appare evidente che non sia la prima volta che questo locale si trasformi in palcoscenico di situazioni poco carine nei confronti dei clienti.

Musica

Forte dei Marmi: festa al Catch Claw’s  per l’uscita del primo Singolo di Luca Cappellini , alias Trxgedy “FUORIDIME”..

Trxgedy

Come palcoscenico per la festa dedicata all’uscita del suo primo singolo, Luca, comasco di nascita ma ormai di adozione fortemarmina ha scelto il Catch Claw’s art restaurant da sempre vicino alla musica.

Presenti alla serata amici e collaboratori oltre a tutti i componenti della sua Band  modern.tears, con i  quali mantiene uno splendido rapporto collaborativo.

Tornando in dietro nel tempo , Luca ricorda con il sorriso quando chiese come regalo di Natale una chitarra elettrica.

C’è voluto pochissimo per iniziare a rompere le scatole ai suoi e a tutto il vicinato

Si sente più vicino a generi di musica alternativi, ma crescendo ha imparato ad ampliare i suoi ascolti innamorandosi anche del cantautorato italiano.

In questi anni in giro per l’Italia e l’Europa con il suo gruppo ha conosciuto molte persone

Trovo fantastico il fatto che finito di suonare, gente fino ad allora completamente sconosciuta venga a batterti un cinque o a scambiare due parole e confrontarsi con chi ha suonato per loro.

Sui social interagisce in maniera dinamica, adora lanciare “mini trend” in base alle situazioni che lo vedono protagonista durante le giornate , se qualcuno vuole vedere cosa si cela dietro quello strambo soggetto che è TRXGEDY non deve far altro che seguire il suo profilo Instagram …

Ascolta clikkando qui FUORIDIME

Foto di Federico Gherardi

Musica, spettacolo

Giorgia Della Torre e De la Tour Starlight Trio.

De la Tour Starlight Trio

Il gruppo nasce nell’estate del 2016.

Giorgia della Torre, milanese di origine, vive in Versilia ed è la fondatrice e voce del gruppo;

Giorgia ha una voce calda e potente, se chiudi gli occhi, ti sembra in certi passaggi di ascoltare Mina.

Disco music, , Rock anni 80, Brit pop, Musica leggera canta tutto, ma la sua passione la ritroviamo nel Funk, Acid jazz, Classical jazz, Jazz funk, Swing Elettro Jazz, perchè la musica, oggi, è la sua passione .

Proviene da una famiglia storica di Milano da generazioni, assidua frequentatrice della Versilia fin dagli anni ruggenti della Capannina di Nevio Franceschi, tempio degli storici concerti di artisti come Ornella Vanoni, Peppino di Capri, Fred Bongusto, Bruno Martino.

Presente sul Numero di Dicembre In town Life style mag

food & beverge, Musica

18 Dicembre : una Domenica da non perdere al Catch Claw’s, tra Musica e sapori.

Catch Claw’s

Come tutte le domeniche il ristorante Catch Claw’s propone il Brunch dalle 12 alle 16, per poi lasciare spazio alla splendida voce di Giorgia Della Torre  e i DE LA TOUR STaRLIGHT TRIO che dalle  17.00  accompagneranno i presenti  per un aperitivo fino all’ora di cena.

Durante tutta la giornata si potranno assaggiare dei prodotti a base di “Visciole”  e non solo dell’azienda TasTemon Azienda che come mission ha lo sviluppo di  prodotti d’eccellenza dopo un’attenta ricerca di materie prime, selezionando solo le migliori per ottenere sapori unici.

Un locale chicca nel centro di Vittoria Apuana , in Via Mazzini 203 a  50 mt da  Villa Bertelli.

Direzione artistica curata da Alessio Musella che ha fatto dj questa location una vera e propria fucina di artisti.

Per info e prenotazione tavoli

0584.1849215

Arte

“Not for Sale”: Seravezza il 21 e 22 Dicembre 2022 diventa il palcoscenico di un video per il progetto Artistico dell’Artista Marzia Ratti.

Not for Sale di Marzia Ratti

Un progetto importante iniziato nel 2010 con la prima personale a Miami durante Art Basel.

L’artista ha un rapporto speciale con la luce e un messaggio importante da comunicare attraverso le sue opere.

La sua ricerca è legata ad una tematica ben precisa , che deriva da una visione dell’uomo legato alla scienza ed alla tecnologia per snaturare la sua essenza stessa …quindi può essere sia un impulso legato ad una nuova scoperta o esperimento  scientifico o ad un analisi di comportamenti sociali …

Saranno due giorni intensi nei quali verranno realizzate installazioni in cui la luce sarà protagonista, ma non solo..tutto parte dalla Cappella Marchi per poi snodarsi in angoli dell’alta Versilia….

Un percorso di Energie Luminose, dove il neon si rivela solo un accessorio estetico, svelando tutt’altro al suo interno.

Dietro i colorati fasci luminosi si cela una realtà a tratti  inquietante composta da feti cibernetici pieni di cavi e microchip, come possibile fonte di energia per alimentare e rigenerare  ipotetiche entità.

Questo video sarà l’inizio di un percorso che durerà un anno e si concluderà a fine 2023, percorso che vedrà le opere di Marzia Ratti apparire in silenzio in molte città del Mondo

“NOT FOR SALE” …ma davvero non siamo in vendita?